mercoledì 17 gennaio 2024

MEMORIE D'AMORE DI THERESA MELVILLE - RECENSIONE LIBRO 📚




Buon Pomeriggio Stelline, 

giornata uggiosa oggi e io ne approfitto per parlarvi dell'ultimo libro letto nel mese di dicembre, un libro che avevo da parecchio tempo nella mia libreria e uno di quei romanzi a lieto fine che ogni tanto amo leggere per staccarmi un po' dalle altre letture "più impegnate" e si tratta di MEMORIE D'AMORE di Theresa Melville.


Titolo: Memorie d' Amore

Autrice: Theresa Melville

Editore: Arnoldo Mondadori

Edizione: I Romanzi

Pagine: 251

Data Pubblicazione: settembre 2001

Genere: Romanzi Rosa


"Il Cuore non può dimenticare"

Un vuote di memoria impedisce a Sabine di ricordare chi è e dove si trova la sua famiglia. Christophe, un giovane psichiatra innamorato di lei, è deciso a curarla e si rivolge ai migliori medici di Parigi. 

Un giorno un incontro casuale fa luce sul suo misterioso passato: Sabine è stata protagonista di un drammatico fatto di sangue che la sua mente ha voluto dimenticare.

Il giovane non si arrende, deve sapere cosa è successo. Ma Sabine ha paura. La verità potrebbe farle perdere Christophe o ritrovare un uomo che non ama più...




"Il fardello dei ricordi era già abbastanza gravoso. L'accompagnava ovunque, e a volte il peso sembrava schiacciarla."

"La persona tende a dimenticare la causa che ha determinato il suo stesso male mentale."

"Il passato prima o poi riaffiora sempre, tentare di ignorarlo sarebbe come mentire a se stessi."

"Come la maggior parte delle persone, è spaventato da ciò che non può comprendere, e non riesce a comprendere ciò che non conosce."

lunedì 15 gennaio 2024

HOLLY DI STEPHEN KING - RECENSIONE LIBRO 📖

 


Buongiorno a tutte Stelline ^_^

Oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto nel mese di Dicembre ed era parecchio tempo che non leggevo romanzi di Stephen King, ma non ho resistito nell'acquistare e leggere l'ultima sua fatica, che probabilmente non è un capolavoro ma un libro che mi è piaciuto tanto, mi ha tenuto compagnia a mi ha tenuto, come sempre, con il fiato sospeso fino alla fine. Sto parlando di Holly.


Titolo: Holly

Autore: Stephen King

Casa Editrice: Sperling & Kupfer

Edizione: Pandora

Pagine: 510

Data Pubblicazione: 5 settembre 2023

Genere: Horror


Quando Penny Dahl chiama l'agenzia Finders Keepers nella speranza che possano aiutarla a ritrovare la figlia scomparsa, Holly Gibney è restia ad accettare il caso. Il suo socio, Pete, ha il Covid. Sua madre, con cui ha sempre avuto una relazione complicata, è appena morta. E Holly dovrebbe essere in congedo. Ma c'è qualcosa nella voce della signora Dahl che le impedisce di dirle di no.

A pochi isolati di distanza dal luogo in cui è sparita Bonnie, vivono Rodney ed Emily Harris. Sono il ritratto della rispettabilità borghese: ottuagenari, sposati da una vita, professori universitari emeriti. Ma nello scantinato della loro casetta ordinata e piena di libri nascondono un orrendo segreto, che potrebbe avere a che fare con la scomparsa della ragazza e di tante altre persone.

E' quasi impossibile smascherare il loro piano criminale: i due vecchietti sono scaltri, sono pazienti. E sono spietati. Holly, dovrà fare appello a tutto il suo talento per anticipare e superare in astuzia i due professori e le loro menti perversamente contorte.





"I doni sono fragili. Non devi mai affidarti a persone che potrebbero approfittarne per distruggerli."

"Non esistono idee se non calate nelle cose, ma devono essere tutte cose vere. E succede soltanto quando i tuoi occhi, il tuo cuore e la tua mente sono in armonia."

"Il tempo trova sempre il modo di vendicarsi."

"Ci sono delle verità così clamorose, così ovvie, che finisci per ignorarle."

"Questo caso mi ha insegnato una lezione. Proprio quando credi di aver visto il peggio che un essere umano possa offrirti, scopri di esserti sbagliata. Non esiste un limite al male."




Era da tantissimo tempo che non leggevo un libro di Stephen King e mi mancava tantissimo, così appena ho visto la sua ultima pubblicazione non ho resistito e mi sono detta "devo assolutamente ricominciare a leggere i suoi romanzi" e così l'ho acquistato e l'ho letto nel mese di dicembre e, anche se non lo considero un capolavoro del maestro, è sicuramente un bel romanzo e la storia mi è piaciuta.

Il male, infido e inaspettato, in questo romanzo si cela dietro due avversari inimmaginabili e brillantemente camuffati!

Appena ho letto la trama mi sono incuriosita tantissimo e fin dalle prime pagine mi sono ritrovata all'interno della storia narrata, ho provato interesse e mi ha coinvolto quasi completamente nella vicenda, anche se non c'è sorpresa o adrenalina per cercare di capire il o i colpevoli, perchè sappiamo fin da subito chi sono i mostri, davvero persone insospettabili ma che fanno cose orribili.

La Macchia è il nome di una parte del parco lasciata incolta e dove scompare Jorge Castro durante la sua corsa... Un furgone con lo sportellone laterale aperto e una rampa che si allunga sull'asfalto e ai suoi piedi una coppia di anziani, i coniugi Harris, entrambi professori,  la donna è bloccata su una sedia a rotelle. Chiedono aiuta a Jorge, ma una strana puntura sulla nuca gli fa perdere conoscenza e si risveglia chiuso dentro una gabbia in un seminterrato: "Per quanto folle possa sembrare, è stato rapito da una coppia di anziani professori". Ma perché lo hanno fatto? Che cosa hanno intenzione di fare?

Ma Jorge, non sarà l'unico a subire questa sorte, ma altre diverse sparizioni succederanno in questa cittadina americana, tutte persone appartenenti a minoranze o individui abbandonati a se stessi spariscono improvvisamente. Fino a che non sparisce la giovane Bonnie, che non rientra di sicuro in quelle categorie, perchè è una bibliotecaria pienamente soddisfatta del suo lavoro e della sua vita. L'unico neo è il rapporto conflittuale che ha con la madre. E' proprio lei a denunciarne la scomparsa, chiedendo aiuto all'investigatrice Holly Gibney in un periodo caratterizzato dalla pandemia del Covid.

Una trama davvero intrigante, coinvolgente, una corsa contro il tempo che ti fa correre insieme a lei fino ad un finale, magari un po' scontato, ma che ha confermato l'opinione già buona che mi ero fatta della storia narrata.

"Holly" è il terzo libro di una trilogia che non conoscevo e questo è il primo che ho letto e mi è piaciuto lo stesso e non vi sono collegamenti importanti con i precedenti capitoli e non condizionano la comprensione di questo testo, tranne forse, non avendo letto i primi due, mi manca una visione e una conoscenza più completa e approfondita del personaggio di Holly, ad esempio il suo rapporto con la madre, lo zio e ciò che le è successo prima di questa vicenda, ma conto di recuperare la lettura dei prequel e degli altri libri in cui compare.

Di Holly leggiamo che è una cinquantenne, titolare dell'agenzia investigativa Finders Keepers. Ha a appena perso la madre a causa del Covid e questo la destabilizza nonostante le due, avessero un rapporto difficile. Holly è cresciuta piena di insicurezze, leggermente ipocondriaca e molto riservata. E' un'ottima investigatrice, con grande intuito.

Ho provato una grandissima simpatica per lei, mi ha coinvolto e l'ho trovata ben caratterizzata, come del resto anche gli altri personaggi hanno tratti piuttosto singolari, realistici e concreti e mi hanno fatto riflettere su quanto delle persona all'apparenza innocue in realtà nascondano gravi squilibri mentali e questo fatto mi ha messo i brividi. 

Il linguaggio narrativo è ricco, chiaro, semplice, con uno stile fluido, rapido, dall'equilibrio perfetto tra dialoghi e descrizioni degli avvenimenti e dei contesti ambientali. Il ritmo di lettura è molto rapido con questa vicenda ricca di suspance e le immagini si sono create automaticamente nella mia mente e sono riuscita a "vedere" tutto quanto durante la lettura.

King riprende alcune tematiche al centro di altri suoi libri come la condanna della mentalità chiusa e pregiudizievole della provincia americana ma si estende anche al periodo di ambientazione, quello della pandemia, i vaccini e la presidenza di Donald Trump. Altri temi sono il cannibalismo e la decadenza, della grande presunzione dell'uomo di poterla fermare, ponendosi al di sopra della natura e della scienza.

La storia raccontata in Holly è oggettivamente molto interessante e ovviamente spicca la bravura stilistica di Stephen King che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. L'opera è scritta bene, ho trovato solo un piccolo refuso. Non vi sono stravaganze senza senso ed è ottima la caratterizzazione dei personaggi. Ho riscontrato anche dialoghi convincenti, per nulla banali e nemmeno superficiali ma assolutamente efficaci.

La storia è originale, non vi sono stereotipi largamente e oserei dire banalmente condivisi, e ha generato in me curiosità e interesse ma non mi ha rapito completamente, non ho trovato particolare immedesimazione nei personaggi ma ho provato empatia per loro. Personalmente non ho avuto un grande effetto sorpresa nella parte finale, nulla di sconvolgente o impensato che abbia sovvertito gli ordini o abbia dato un'impennata al mio entusiasmo ma ha confermato le mie emozioni e l'idea positiva che mi ero fatta sulla storia in generale.

Stephen King è uno dei miei scrittori preferiti e come sempre mi trasmette emozioni, anche con Holly è riuscito a coinvolgermi nella storia, un romanzo che mi è piaciuto tantissimo anche se non lo considero un romanzo indimenticabile perchè non mi ha lasciato quel segno particolare a lettura conclusa che mi fa emettere spontaneamente l'esclamazione "Wow" e che non me lo fa inserire tra i miei romanzi preferiti.

Sicuramente ora, voglio leggere tutti gli altri romanzi in cui il personaggio di Holly compare e gli altri due libri precedenti a quest'ultimo che ho letto, per capire un po' di più questo personaggio affascinante e complesso.







Vi lascio la playlist che ho realizzato inserendo i brani e i cantanti citati nel romanzo stesso!




Anche questa recensione Holly di Stephen King finisce qui. Chi di voi lo ha già letto? Avete letto altri libri in cui è presente il personaggio di Holly? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento qui sotto! 

Un bacione e alla prossima!






mercoledì 10 gennaio 2024

IL MANOSCRITTO DI FRANCK THILLIEZ - RECENSIONE LIBRO 📖

 



Buongiorno Stelline,

bentornate o benvenute nel mio mondo, oggi sono qui a parlarvi di un libro di cui ho tanto sentito parlare sul web dalle mie blogger e youtuber preferite e che ho terminato di leggere e che non posso far altro che inserire tra i miei libri preferiti perchè mi ha tenuto incollato alle pagine ed ero completamente assorbita dalla storia. Sto parlando di Il Manoscritto di Franck Thilliez, il primo libro di una trilogia di cui leggerò prestissimo il secondo.



Titolo: Il Manoscritto

Autore: Franck Thilliez

Casa Editrice: Fazi Editore

Edizione: Darkside

Pagine: 478

Data Pubblicazione: 5 settembre 2019

Genere: Thriller

Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza.

Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia?

Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un'altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.




"Un romanzo è un gioco di illusioni, tutto è vero quanto è falso, e la storia inizia a esistere solo nel momento in cui voi la leggete."

"Quando siamo convinti di qualcosa, si trasformano in indizi tutte le coincidenze a cui normalmente non faremmo nemmeno caso. Ci sembrano messaggi rivolti a noi, mentre in realtà sono solo casualità..."

"E' il mondo in cui viviamo che va troppo veloce, la violenza si limita a adattarsi, a seguire il ritmo."

"Le foto erano come schegge di memoria, potevano quasi bastare a ricostruire una vita di coppia, con gli alti, i bassi, i momenti di gioia, i dolori."





Premetto che Il Manoscritto è risultato essere, senza dubbio, il migliore di tutti i romanzi letti in questo ultimo periodo. E' un thriller degno di questa definizione, ha tutti i requisiti fondamentali, indispensabili perché possa definirsi degno di questo appellativo. Un romanzo pieno di enigmi, cervellotico ma anche geniale sotto tutti i punti di vista; un intreccio calibrato al millimetro, giocando con i temi perturbanti del doppio e della memoria, incastrando in ogni svelamento un nuovo mistero; il risultato è stato un thriller implacabile, che non ha lasciato scampo, a me lettrice.

Il romanzo si apre con un prologo in cui viene detto che Caleb Taskman, noto autore di thriller, ha lasciato incompiuto un romanzo a dieci pagine dalla fine e che il figlio, J.L. Taskman, l'ha portato a termine, perchè, grazie agli indizi disseminati dal genitore, la soluzione era a portata di mano.

Quello che io leggerò è Il Manoscritto di Caleb Taskman, la storia di una famiglia andata in pezzi nel momento in cui la figlia viene rapita e di lei si perdono le tracce. Le vicende si svolgono quattro anni dopo la scomparsa di Sarah: la madre, Léane Morgan si è buttata a capofitto nel lavoro e ha da poco pubblicato il suo ultimo romanzo, mentre il padre, Jullian Morgan, non ha mai trovato pace e sopravvive dedicandosi alla ricerca ossessiva di un solo indizio che possa portarlo a scoprire la verità sulla morte della figlia. Il loro matrimonio è a pezzi e vivono separati, fino a quando una feroce aggressione ai danni di Jullian, lo porterà a perdere parzialmente la memoria, che li riporterà a vivere di nuovo insieme.

Una vicenda torbida fatta di continui incastri, un romanzo magnificamente cruento, vivo, dove si prova inquietudine ed angoscia, dove il bene e il male si confondono, creando un legame molto sottile che verrà spezzato e rilevato solo all'ultima pagina. Storia assolutamente non scontata, ma originale, senza stereotipi banali. Assolutamente coinvolta nella storia, cercando di capire, di risolvere il caso con un finale sorprendente che mi ha fatto riflettere parecchio cercando di trovare un perché su quella fine inaspettata e che mi ha lasciato sorpresa, con la bocca aperta.

"Niente è come sembra" in questo romanzo: tutto può succedere e tutto può sconvolgere.

I personaggi sono caratterizzati benissimo, in modo preciso che hanno dato vita a figure concrete e terribilmente reali. Mi hanno coinvolto tutti, anche se non ho un personaggio che ho preferito in modo particolare. Tutto, sia i principali che i secondari, hanno reso la storia avvincente e coinvolgente.

Le indagini proseguono a ritmo serrato e gli indizi sembrano fuoriuscire uno per uno. La memoria gioca un ruolo fondamentale e la lettura è fluida, scorrevole, piacevole, avvincente e cruda. Thilliez gioca con me lettrice, riempie il libro di indizi per poi lasciarmi attonita di fronte, ad una finale a dir poco criptico. Ma il bello è qui, il romanzo si rivela ingarbugliato, ma estremamente stimolante nel suo essere apparentemente illogico!

L'unico punto negativo è la presenza di tantissimi refusi che mi hanno un po' infastidito durante la lettura ma la storia, il modo in cui vengono creati indizi, sospetti e tutto ciò che ruota intorno alle indagini mi fanno inserire questo libro tra i miei preferiti e sicuramente il migliore letto in questo ultimo periodo.

Narrato in terza persona, con uno stile ben curato, con un linguaggio ricco, dinamico e una narrazione tenuta benissimo, capace di appassionare, chiarissima nell'esposizione dei fatti sicuramente originali e che reggono sul piano logico rendendo la storia interessante, coinvolgente e Thilliez è riuscito a farmi "vedere" tutto quanto, immagine che si creano automaticamente nella mia mente ed ero completamente dentro la storia e ho avuto bisogno di qualche giorno per assorbirla.








Bene stelline, anche questa recensione finisce qui. Chi di voi ha già letto questo romanzo? Cosa ne pensate? Siete d'accordo con me? 

Vi mando un grandissimo bacione e alla prossima!






martedì 9 gennaio 2024

PERCORSO DI LETTURA: Storia della Letteratura Inglese 📚



Ciao a tutte Stelline!

Oggi nuovo video sul mio canale, il "video del ritorno" in cui vi racconto il mio percorso di lettura dove protagonista è la Storia della Letteratura Inglese.
Spero che il video vi piaccia, se così è mi raccomando mettete mi piace e iscrivetevi al canale ( se già non ci siete) e attivate la campanellina per non perdere i prossimi video!




Grazie mille a chi mi supporterà! 
Un bacione grandissimo e alla prossima!


venerdì 5 gennaio 2024

LIP TOY PINK CHOCOLATE DI MULAC - RECENSIONE PRODOTTO PREFERITO ❤️




Ciao a tutte Stelline,

benvenute o bentornate sul mio blog! Finalmente torno anche nel mio mondo beauty e oggi vi porto la recensione di un balsamo labbra che ho utilizzato tantissimo in queste ultime settimane e che è entrato di diritto tra i miei prodotti preferiti del periodo, si tratta del LIP TOY di MULAC, nella colorazione Pink Chocolate.

Morbidezza, idratazione e colore. Queste sono solo alcune delle caratteristiche del balsamo labbra firmato Mulac. Scopriamolo insieme in questa mia nuova recensione!

Con le giornate fredde la pelle ne risente e in questi casi le estremità del corpo esposte, come le labbra necessitano di una cura costante ed è per questo motivo che voglio parlarvi del balsamo labbra Lip Toy di Mulac.

Questo balsamo contiene il Plump Oleoactif, un attivo che protegge, ristruttura e dona forza alle labbra. Il burro di mango contenuto nella formula idrata e ammorbidisce rendendo le labbra idratate, colorate e protette dagli agenti esterni.



All'interno contiene 2.5gr di prodotto e ha una scadenza dall'apertura di 24 mesi. Il prezzo è di circa 13,90€ ed è disponibile in quattro colorazioni: 01 Salted Honey, 02 Toffee Latte, 03 Pink Chocolate e 04 Candied Cherry. Si può tranquillamente acquistare online sul sito del brand ( qui vi lascio il link che vi porta direttamente al prodotto sul sito) oppure nei negozi o siti online che rivendono il marchio Mulac. Io ho acquistato lo 03 Pink Chocolate.






Vi lascio anche l' Inci per le più attente agli ingredienti:




Sul web ho trovato tantissime opinioni e sono tutte positive, il balsamo di Mulac è piaciuto moltissimo! Le caratteristiche maggiormente apprezzate sono state il colore visibile alla prima passata, il comfort, l'idratazione e la brillantezza sulle labbra. Sono d'accordo secondo voi? Assolutamente sì e per questo motivo è finito direttamente tra quei prodotti che mi hanno rubato il cuore e che adoro in ogni situazione della giornata!

Ma entriamo nel dettaglio della mia opinione di questo lip toy.




Sulla pelle il prodotto scivola facilmente. La texture è sottile, sembra idratante e il colore, un marroncino rosato, è molto leggero e lucido.

Ed ecco, invece, il prodotto direttamente sulle labbra:



Il balsamo labbra ha una consistenza confortevole, leggera e sottile. La formula è davvero emolliente e scivola regalando immediatamente un finish brillante ed idratante e dona un effetto rimpolpato e lucido oltre ad un colore leggero e naturale e non è assolutamente appiccicoso.



L' ho utilizzato anche in combo con la Lip Master n. 03 Bitter Peach sempre di Mulac, contornando le labbra oppure anche come base sulle labbra. La durata è discreta: le labbra mantengono un aspetto idratato, sano e leggermente colorato e va sicuramente riapplicato nel corso della giornata. E' perfetto con qualsiasi trucco applicato sugli occhi!

Conclusione: questo balsamo labbra è idratante e mantiene le labbra morbide e colorate fin dalla prima passata con una sensazione sulle labbra confortevole, emolliente e non appiccicosa. Il colore è davvero bellissimo, adatto ai miei colori, perfetto abbinato a qualsiasi trucco che sia naturale o più importante sugli occhi e mi piace davvero tantissimo e non posso far altro che consigliarvelo! Sicuramente vorrei provare anche gli altri colori presenti in gamma e prima o poi ne acquisterò sicuramente un altro!




Bene Stelline, questa recensione del Lip Toy nella colorazione Pink Chocolate di Mulac finisce qui. Chi di voi ha già provato questo balsamo? Avete provato altre colorazioni? Vi sono piaciute? Fatemelo sapere con un commento qui sotto!

Vi mando un bacione e alla prossima!




mercoledì 3 gennaio 2024

DAMMI MILLE BACI DI TILLIE COLE - RECENSIONE LIBRO 📚

 


Buongiorno a tutte Stelline, 

finalmente ritorno su questi schermi dopo un periodo un po' turbolento e pieno di mille impegni e spero di cuore di riuscire a scrivere di più sul mio amato blog e tornare anche sul canale pubblicando qualche video, non solo libroso, e mi sto organizzando, cercando di trovare il tempo per tornare anche sul canale! Anzi, approfitto, per ringraziare le amiche che mi hanno contattata per sapere se stavo bene e se avessi smesso di scrivere o di fare video, ma non ho smesso, solo ho davvero pochissimo tempo, ma, con il nuovo anno conto di ritornare attivissima qui, sul canale e sui miei social!

Ma bando alle chiacchiere, oggi voglio portarvi la recensione di un romanzo che mi ha particolarmente colpita in modo positivo, nonostante le numerose lacrime versate e succede davvero di rado che io pianga per un libro! Il libro in questione è DAMMI MILLE BACI di Tillie Cole.


Titolo: Dammi Mille Baci

Autrice: Tillie Cole

Casa Editrice: Always Publishing

Edizione: Always Romance

Pagine: 300

Data Pubblicazione: 28 giugno 2018

Genere: Romanzo Rosa



"Un ragazzo. Una ragazza.

Un legame creato in un istante e custodito per un decennio.

Un'amicizia che né il tempo né la distanza possono spezzare.

Un amore così che durerà oltre il destino"

Poppy Litchfield ha solo nove anni quando si lancia nell'avventura più grande della sua vita, collezionare mille baci capaci di farle scoppiare il cuore. Il suo vicino di casa e migliore amico è il perfetto compagno per quest'avventura.

Poppy ha tutto quello che potrebbe desiderare: gioia, risate, baci da togliere il fiato, e il vero amore. Ma crescere è difficile e l'amore può non essere in grado di superare tutti gli ostacoli...

Quando il diciassettenne Rune Kristiansen torna nella tranquilla cittadina della Georgia in cui ha abitato da bambino, ha in mente solo una cosa. Scoprire il motivo che ha spinto la sua inseparabile amica d'infanzia a escluderlo dalla sua vita senza una parola di spiegazione. 

Ma il suo cuore potrebbe rompersi di nuovo...

"Un bacio dura un attimo.

Mille baci possono durare un'eternità."

 

giovedì 9 novembre 2023

LA CROCIERA DI VIRGINIA WOOLF - RECENSIONE LIBRO 📚

 



Recensione di un libro terminato nel mese di Ottobre e si tratta di LA CROCIERA di Virginia Woolf inerente al mio Percorso di Lettura Woolf ( QUI l'articolo in cui parlo del mio percorso di lettura).


Titolo: La Crociera

Autrice: Virginia Woolf

Genere: Classico

Casa Editrice: Newton Compton

Pagine: 306

Formato: Cartaceo in copertina flessibile

Data di Pubblicazione: 5 dicembre 2017

Titolo Originale: The Voyage Out

Traduttrice: Luciana Bianciardi

Saga/Serie: Auto conclusivo

Mia Valutazione: ★★★


Opera che racchiude le grandi prove narrative a venire, La Crociera è stata definita la "storia di un rito di passaggio", un romanzo di formazione in cui la protagonista s'inoltra in un viaggio - la crociera del titolo, appunto - che è al tempo stesso scoperta della propria identità di donna e d'artista e confronto con il mondo. Primo vero romanzo dell'autrice inglese, scritto e riscritto più volte e accompagnato, nella revisione finale, da un drammatico tentativo di suicidio, anticipa già molti dei motivi che si ritroveranno nella narrativa della maturità: il tema dell'artista e del suo rapporto col mondo, lo scarto tipicamente modernista tra il piano dell'esperienza esterna e quello dell'avventura interiore, l'ironia nei confronti delle convenzioni sociali. Sul piano formale, con La Crociera ha inizio la ricerca intrapresa dalla Woolf per colmare il vuoto lasciato da convenzioni narrative ormai incapaci di esprimere una nuova visione del mondo, e vengono proposte nuove forme d'espressione più idonee a rappresentare la coscienza inquieta del soggetto moderno.


La Crociera è la prima opera narrativa di Virginia Woolf che esce nel 1915 quando l'autrice ha già trentatré anni, in piena Grande Guerra.

In questo romanzo la giovane protagonista, Rachel Vinrace, si affaccia all'età adulta e misura i limiti della propria capacità di azione.

Uno dei temi di questo libro è l'esistenza femminile all'inizio di quello che può essere definito il secolo delle donne, che in Inghilterra si apre nel 1918 con la conquista del suffragio femminile.

La Crociera è la storia di Rachel, orfana di madre che, pur avendo superato la maggiore età ( lei ha ventiquattro anni) non sembra aver trovato una direzione nella vita malgrado la passione per la musica. E' soprattutto un viaggio iniziatico che la conduce dall'isolamento all'incontro con gli altri, dall'immaturità adolescenziale protratta fin oltre i venti anni, alla scoperta dell'amore e della propria individuabilità.

All'interno di questo viaggio se ne delinea un altro, più breve: l'escursione in battello che i personaggi principali compiono nel risalire il fiume nella foresta equatoriale. Viaggio nel viaggio dunque, che si presenta come un percorso a ritroso nel tempo, dal presente a un passato remoto, dalla civiltà a uno stadio primitivo, qual'è quello in cui vivono gli abitanti del villaggio nella foresta. A confronto con loro, liberi e bellissimi, gli inglesi appaiono goffi e "insignificanti".

"Una nave che passava nella notte, l'emblema della solitudine della vita umana, l'occasione per qualche confidenza un po' stramba e per appelli improvvisi alla comprensione."

Questo secondo viaggio, dalle connotazioni simboliche ancora più esplicite e marcate del primo, ha un ruolo essenziale anche nella strutturazione dell'intreccio, perché il testo suggerisce che le febbri che causano la morte della protagonista potrebbero averla contagiata proprio là, nel corso di quel fugace incontro con il primitivo. Forse è stato così. Nessuno lo saprà mai.

Nelle pagine di questo romanzo vengono anticipati i grandi temi della narrativa woolfiana della maturità, dal rapporto tra un uomo e una donna alla focalizzazione su un femminile che risulta sempre centrale nel testo, al tema della morte, a quello dell'artista e del suo rapporto con il mondo.

Il rapporto tra un uomo e una donna ritorna come motivo ricorrente a rappresentarne diverse varianti. C'è l'amore e passione, assoluta e dolorosa, di Rachel e Terence, un sentimento che fa affiorare inconsapevolmente alle labbra di lei la parola "terribile", e che fa scorrere lacrime in apparenza immotivate sul volto di lui.

"Sapevano di non potersi separare, erano uniti per sempre, per quanto potesse essere doloroso e terribile."

L'amore felice sembra essere quello non vissuto, in un romanzo dove gli effetti della realtà su questo sentimento sono spesso distruttivi. Una storia d'amore abbastanza credibile, che si interrompe improvvisamente e tragicamente.

"A volte penso che non riuscirei a sopportare l'idea di dover morire e non veder più le cose belle che mi sono intorno."

Il romanzo racconta della maturazione e della crescita di una ragazza, la narrazione si sviluppa cronologicamente e il testo offre un ritratto delle contraddizioni e delle frivolezze della classe medio-alta, condite con un po' del solito nazionalismo inglese tipico dell'epoca.

Vi è la scelta di non usare mai un punto di vista univoco, ma una combinazione tra un narratore in terza persona e gli interventi in prima persona dei diversi personaggi.

Dal punto di vista oggettivo, La Crociera, ha un contenuto discreto e sicuramente uno stile unico, curato seppur non coinvolgente al cento per cento. L'opera è scritta abbastanza bene, con qualche piccolo refuso non particolarmente fastidioso e vi è una logicità nella conduzione della storia con una discreta caratterizzazione dei personaggi e dialoghi abbastanza efficaci anche se predominano le sequenze descrittive e narrative che rendono il ritmo piuttosto lento.

Ho trovato la storia raccontata nel romanzo sicuramente originale, priva di consueti cliché. Non ha creato in me particolare curiosità o interesse, non mi ha rapito, non ho trovato immedesimazione, qualche piccola condivisione come ad esempio il pensiero di Rachel riguardo la sua camera: "una volta chiusa la porta, Rachel entrava in un posto incantato, dove cantavano i poeti e le cose assumevano le giuste proporzioni" proprio come consideravo la mia camera da ragazza e come considero adesso il mio studio da adulta, un angolino tutto mio dove posso scrivere, ascoltare musica, leggere e dedicarmi al mio "piccolo mondo" che mi dà serenità e calore nel cuore e sopratutto dove mi sento protetta e completamente a mio agio.

Sinceramente non ho amato particolarmente Rachel, non sono riuscita a capirla, non ho provato empatia e non sono riuscita ad immedesimarmi e vivere la storia completamente attraverso i suoi occhi, le sue emozioni e le sue parole, ero estranea e quando questo succede, significa che non sono riuscita ad entrare in simbiosi con il personaggio e non ho sentito la storia diventare parte di me. Non ho riscontrato nessun elemento sconvolgente che abbia stravolto i miei pensieri e anche la storia tra lei e Terence non mi è proprio piaciuta e non mi ha trasmesso alcuna emozione. Il finale l'ho trovato davvero molto triste e mi ha lasciato comunque un po' di amarezza.

"E la vita, che cos'era? Era solo una luce che passa sulla superficie e svanisce, così come lei con il tempo sarebbe svanita, anche se i mobili di quella stanza sarebbero rimasti."


Buona la caratterizzazione dei personaggi, l'autrice si concentra su ciò che pensano e sentono i personaggi riguardo loro stessi e coloro che li circondano. Non mi hanno coinvolto, non ho un personaggio preferito con il quale mi sono immedesimata.

Non ci sono molte informazioni a livello geografico, si menziona un fiume, un "grande fiume", qualche traccia della presenza europea. Buona la descrizione dei luoghi, dettagliata e ricca di particolari.

La narrazione è tenuta abbastanza bene, non mi ha appassionato, anche se l'esposizione dei fatti è un po' noiosa, lenta, anche se originale e logica e non la trovo particolarmente interessante e non ho "visto" la scena mentre leggevo, ero piuttosto estranea e poco coinvolta.